Prestiti Personali ai Tassi più Bassi d'Italia

Continua la promozione della Financial Consulting destinata a tutti i Dipendenti e/o Pensionati, Pubblici, Statali e Privati.

Tasso TAEG - 5,9% per un Prestito Finalizzato

Tasso TAEG - 8,8% per un Prestito Liquidità

Quando scegli un prestito diffida sempre da coloro che ti parlano semplicemente di "tassi" o di "TAN": ricorda che il T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale) è il tasso definitivo che dovrai pagare e pertanto sia nel caso di un prestito personale, che nel caso della cessione del quinto dello Stipendio o della Pensione, il T.A.E.G. rappresenta il tasso d'interesse utile per poter davvero confrontare un prestito.

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Richiedendo il tuo Preventivo GRATUITO potrai valutare la convenienza dei prestiti erogati dalla Financial Consulting e decidere, senza impegno, se procedere con un Preventivo Personalizzato, sviluppato su misura in base alle tue esigenze, alla tua situazione retributiva, anzianità di servizio, ecc...

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Prestiti Garantiti INPDAP

Non tutti conoscono questa modalità di garanzia, della quale possono usufruire tutti i Pensionati che nanno prestato servizio presso un qualsiasi Ente Pubblico o Statale.
Questa categoria di Pensionati, infatti, usufruisce di una particolare Convenzione che permette di ottenere tassi ancora più bassi, senza aver bisogno di garanti o avallanti, in quanto sarà proprio l'Inpdap a garantire per il richiedente!

Tipologie di Prestito Inpdap:

Tra i prestiti Inpdap che si possono scegliere ricordiamo il prestito personale, che presenta, però, una limitazione sulla durata massima (quattro anni), limitazione non presente per il prestito pluriennale che può avere una durata di cinque o dieci anni e l'erogazione avviene tramite Cessione del Quinto della Pensione.

Ottenere un Prestito Inpdap:

Ottenere un Prestito Garantito INPDAP è semplicissimo: basta richiedere un Preventivo GRATUITO e successivamente, dopo aver verificato la fattibilità, inoltrare una domanda all'Inpdap per richiedere la GARANZIA SUL PRESTITO! Nulla di più semplice e veloce.

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Aria di crisi? Non per il mondo del Credito

C'è aria di crisi nel mondo del lavoro, a livello Italiano, ma anche internazionale, questa è un affermazione oramai abusata dai media e non solo. Però le figure dei Mediatori Creditizi e dei Promotori Finanziari non sembrano conoscere lo stagnamento del mercato in questo particolare momento di congiuntura economica.
Ci viene confermato anche dall'ultima intervista della giornalista di Repubblica, Michela Trigari, alla Direttrice dell'Associazione Nazionale Promotori Finanziari, Germana Martano.
Le offerte di lavoro si moltiplicano sempre più ed infatti “Negli ultimi otto anni i clienti dei promotori finanziari sono passati da 3 milioni nel 2000 a oltre 4 milioni nel 2008, con un incremento del 35% - dice Germana Martano, direttore generale dell’Anasf (Associazione nazionale promotori finanziari) - confermando la necessità delle Società Finanziarie di espandere il loro bacino di collaboratori.
Ciò rappresenta un enorme opportunità per tutti quei giovani, capaci, dinamici ed anche ambiziosi per avvicinarsi a questo particolare settore in un momento a dir poco eccezionale.
Le carrateristiche personali che dovrebbe possedere oggi un Mediatore Creditizio o un Promotore Finanziario, sono perciò - come suggerisce la Direttrice dell'Associazione Nazionale Promotori Finanziari - "tanta determinazione e la capacità di creare empatia con la clientela, senza dimenticare mai di pensare alla propria formazione. Conoscere a fondo il cliente è la prima regola per svolgere al meglio la professione”.

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Fonte: Repubblica

Consulenti Finanziari "Certificati"


Consulente finanziario e sportellista bancario con il bollino di Qualità. Nuove disposizioni normative stabiliscono i criteri comportamentali per ottenere la certificazione dell'affidabilità e delle competenze di chi da consigli finanziari. Per tutelare i risparmiatori, dopo la Mifid,  arriva l'Uni Iso 22222 una norma che certifica l'affidabilità e le competenze  di chi fa consulenza finanziaria. Anche in Banca.
Obiettivi della nuova norma è portare più chiarezza e dare maggiori tutela al consumatore. Per il consulente, possedere un distintivo  di qualità che ne certifica l'alta affidabilità.
In Italia, la nuova Norma di qualità riguarderà i consulenti indipendenti, per  i quali è in arrivo un apposito Albo Consob. I promotori finanziari, che si sono già dati un codice deontologico, e gli sportellisti  di banca, abilitati a dare consigli in materia d'investimenti. La norma opera a tutto tondo, coinvolgendo anche il campo assicurativo, immobiliare e dell'indebitamento. Tutti campi nei quali spesso il risparmiatore non riesce a distinguere il buono dal cattivo. 
Qual'è la novità principale che viene introdotta con la nuova normativa? Mentre la Mifid delinea i confini della consulenza finanziaria, l'Uni Iso detta le regole di condotta per discriminare la vera consulenza dalla pseudo consulenza. Uni Iso 22222 è entrata nella regolamentazione italiana lo scorso 28 maggio e definisce nel dettaglio la metodologia della pianificazione, i comportamenti etici i requisiti di competenza ed esperienza. Il consulente finanziario dovrà seguire precise procedure per soddisfare compiutamente tutte le richieste del cliente ed ogni atto dovrà essere documentato per iscritto.
Per esempio, il processo di personal financial planning dovrà articolarsi in sei fasi da ripetersi più volte nel tempo, che sono: definizione della relazione professionale; acquisizione delle informazioni personali, degli obiettivi ed aspettative del cliente; analisi e valutazione del suo status finanziario; sviluppo e presentazione del piano finanziario che dovrà essere implementato e monitorato con regolarità. Potranno anche essere usate per dirimere le controversie.
In questo modo il risparmiatore dispone di una preziosa linea guida per individuare il professionista  più coerente con i bisogni e le aspettative personali. Basterà verificare se il comportamento ed il servizio offerto rispondono  agli standard qualitativi indicati esperti di 38 Paesi e che sarà il punto di riferimento,  a livello internazionale,  anche in caso di controversie legali. Consente di fare argine a comportamenti non professionali degli operatori. Inoltre porterà a un'innalzamento qualitativo del rapporto tra consumatori e consulenti.
In un clima di maggiore chiarezza, verrà forse recuperata parte della fiducia dei risparmiatori delusi da molte esperienze negative. Secondo un sondaggio di Gfk Eursko, il 70% degli italiani, in media ogni anno risparmia il 12,2% del proprio guadagno, ma rifiuta i prodotti d'investimento. Preferiscono tenere i soldi sul conto corrente piuttosto che correre inutili rischi. Sia in Banca che fuori.

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